Rovine
A chi appartiene la terra che viene messa a frutto?
Chi ha il diritto di muoversi?
Chi ha il diritto di stabilirsi?
Dove nasce l'obiettivo di contenere le relazioni in uno spazio limitato?
Dove finisce?
Chi è escluso?
Chi è incluso?
Cos'è un territorio?
Cos'è un confine?
Dov'è il posto di quel territorio se non nelle relazioni che intende contenere?
Da alcuni anni, l'insediamento mobile di lavoratori migranti sulle rive del Mediterraneo settentrionale ha iniziato a catturare l'attenzione pubblica in modo più ampio. Settimana su settimana, giorno dopo giorno, il dramma dei morti sulle coste inquieta la coscienza pubblica.
Allo stesso tempo, i rapporti tra le persone si coagulano, portando ad un lento processo di sedimentazione. Più in particolare sul confine tra Basilicata e Puglia è emersa una nuova comunità diasporica che incarna questa trasformazione della società rurale su entrambe le estremità del Mediterraneo. Pur riflettendo la profonda riorganizzazione delle relazioni produttive in un contesto globalizzato, questi tempi accompagnano anche un diverso tipo di segregazione spaziale, un nuovo tipo di mappa geografica, dove i confini e la sovranità degli stati nazione sembrano essere costantemente scossi dagli eventi globali.
Vi invitiamo a considerare questa mappa fondamentalmente come un luogo di incontro: una piattaforma "marginale" che rappresenta la trasformazione di questi tempi ma che al tempo stesso genera un nuovo senso di spazio e territorio.